Codifica dei rifiuti e classificazione di pericolosità
Incontri formativi per l’addestramento e la qualificazione degli operatori convolti nella gestione dei rifiuti, con particolare riguardo alla codifica e alla classificazione di pericolosità.
Il Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/06 e smi), all’art. 184 contempla specifiche regole per la classificazione dei rifiuti, suddividendoli tra speciali ed urbani, oppure tra pericolosi e non pericolosi, e definendo i criteri per stabilire l’eventuale pericolosità di rifiuti rappresentati dai cosiddetti codici a specchio.
A partire dal 01/06/2015 è entrata in vigore la Decisione 955/2014/CE, che ha modificato l’elenco europeo dei rifiuti, introducendo alcuni nuovi codici e modificando numerose descrizioni dei CER esistenti. La nuova Decisione ha di fatto sostituito l’elenco CER riportata nell’allegato D alla Parte IV sui rifiuti del Testo Unico Ambientale (D.Lgs 152/06 e smi), sostituendo anche la sua parte introduttiva nella quale venivano indicate le modalità per codificare i rifiuti e per definirne la pericolosità (superando anche quanto precedentemente aggiunto dalla L. 116/2014).
In merito alla pericolosità, il nuovo Allegato D Parte IV D.Lgs 152/06 richiama il Regolamento UE 1357/2014, che contiene le nuove indicazioni europee per attribuire ai rifiuti le classi di pericolo e che, inoltre, sostituisce le precedenti caratteristiche da H1 a H15 (indicate nell’Allegato I) con le nuove da HP1 a HP15. Tale regolamento ha introdotto concetti nuovi rispetto al passato (valori di soglia, limiti di concentrazione, etc.), creando modifiche nella classificazione di pericolo di numerosi rifiuti o addirittura determinando la pericolosità di rifiuti che in base alle regole precedenti non lo erano.
È evidente che la classificazione dei rifiuti è materia molto complessa, che richiede un’approfondita conoscenza della materia e dei criteri normativi che la sottendono per non incorrere in errori e contestazioni da parte degli Enti di controllo.
Enti ed Imprese produttori, trasportatori o gestori di rifiuti, devono farsi carico di formare il personale addetto perché sia pienamente consapevole dei dettami normativi e delle rispettive responsabilità, in un processo di costante aggiornamento che consenta di stare al passo con la incalzante evoluzione della normativa e dei rispettivi profili interpretativi.
Soluzione Ambiente ha maturato una esperienza ultradecennale nel campo della normativa ambientale, con speciale focus sulla tematica della gestione rifiuti. Grazie alle specializzazioni multidisciplinari e competenze integrate del proprio team di consulenti e tecnici esperti, Soluzione Ambiente è in grado di fornire servizi di affiancamento, formazione ed aggiornamento specifici sulle tematiche inerenti alla codifica e alla classificazione dei rifiuti, affrontando in dettaglio i seguenti argomenti:
- Le diverse classificazioni dei rifiuti nel TUA.
- I criteri di assimilazione agli urbani.
- Approfondimenti sulla Decisione 955/2014/CE e sul Regolamento UE 1357/2014.
- I codici CER: capitoli e procedure di codifica.
- Codici CER pericolosi e non pericolosi.
- Le modalità di definizione delle classi HP.
- Le modalità di assegnazione delle classi di pericolosità.
- La gestione dei codici a specchio.
- Schede di caratterizzazione ed analisi chimiche.
- Regime sanzionatorio.
Le attività di formazione vertono su aspetti sia teorici che applicativi, in modo da fornire una panoramica completa sulle previsioni di legge e su tutti gli adempimenti da rispettare, ma fornendo anche indicazioni pratiche su come affrontare tutte le possibili casistiche.